La rilevanza dei dati aziendali per tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore merceologico di appartenenza, sta nella capacità di anticipare gli eventi, dando la possibilità di mettere in campo le strategie migliori. Non si tratta più solo di reagire prontamente a cambiamenti di mercato o situazioni impreviste, quanto di “leggere” questi eventi prima ancora che si verifichino.
Questo, come abbiamo visto in altri articoli, rappresenta un cambio di paradigma rivoluzionario. Ed è tanto più vero se pensiamo al lavoro del Chief Financial Officier (CFO) e a come un approccio data driven gli consenta di potenziare il proprio ruolo in azienda.
Dati aziendali: un nuovo scenario per i CFO
Oggi tutte le decisioni, grandi e piccole, devono essere supportate da analisi ponderate. Ed è in questo contesto che il CFO ha la straordinaria opportunità per guidare l'azienda attraverso un nuovo modello organizzativo. Le capacità di analisi e di costruire processi organizzativi ha reso sempre più influente il ruolo del direttore finanziario nel processo decisionale di una società.
Vietato sbagliare, dunque. Ma come fare?
I dati aziendali danno la possibilità di simulare strategie e scenari, “pesando” l’impatto di ciascun modello strategico sui conti dell’impresa, evidentemente, non migliora solo il lavoro del direttore finanziario ma è un’autentica boccata d’ossigeno per tutti i dipartimenti aziendali.
Non si tratta solo di “evolversi” oltre i fogli di calcolo convenzionali, ma di ridefinire il valore dell'analisi all'interno dell'azienda attraverso nuove tecnologie come i big data e i sistemi di intelligenza artificiale, in grado di simulare l’impatto delle strategie aziendali dal punto di vista economico e finanziario secondo periodi di tempo e parametri definiti. Dallo scenario reattivo a quello predittivo, quindi, collegando processi e performance in modo da comprendere le dinamiche economico-finanziarie aziendali.
Naturalmente c’è una questione di timing da affrontare. Per elaborare scenari e strategie future, il C-level aziendale deve sapere, in tempo reale, quando si verifica un evento che può compromettere, o comunque influenzare pesantemente, gli obiettivi aziendali come, ad esempio:
- perdita di fatturato,
- incremento dei costi,
- riduzione della marginalità,
- peggioramento del flusso di cassa e della posizione finanziaria.
Questo nuovo modello basato sui dati, consente al CFO di migliorare la propria attività sia dal punto di vista operativo, attraverso una rapida chiusura mensile dei conti economici, finanziari e patrimoniali (il cosiddetto fast closing), sia a livello strategico supportandolo nella costruzione dei nuovi scenari previsionali di budget, forecast e di business plan.
Questo ovviamente è possibile solo nel momento in cui vi sia un sistema di alert che avvisi il management in tempo reale di eventi rilevanti o potenzialmente rilevanti. Non solo analizzare i dati consuntivi dunque, ma ottenere delle indicazioni importanti su fenomeni e trend che meritano attenzione.
What if
La logica “What if” è il passo successivo ed è ciò che distingue le soluzioni innovative dai programmi di business intelligence convenzionali. “Cosa succederebbe se” è la domanda che permette all’azienda di superare il modello di analisi a consuntivo per simulare l’impatto di eventi possibili/probabili e individuare le azioni correttive nel medio e lungo termine, per migliorare i risultati aziendali e tenere monitorati gli andamenti nel tempo.
Insomma, non è detto che un evento debba per forza verificarsi per comprenderne la portata, dal momento che la stessa si può prevedere attraverso l’elaborazione di scenari realistici.
Molto concretamente, se l’azienda dovesse perdere improvvisamente un cliente importante, sarebbe cruciale per il CFO non solo stimare l’impatto economico finanziario di questo evento sui conti aziendali, ma definire anche le strategie più efficaci per far fronte a un fenomeno simile coerentemente con gli obiettivi e gli indici di performance stabiliti.
Dati aziendali: il ruolo delle dashboard
Scordiamoci lunghi e complicati modelli di calcolo. La rivoluzione dell’analisi dei dati per i direttori finanziari non sta solo nell’elaborazione di nuovi scenari e di calcoli predittivi, ma anche nella facilità e immediatezza di accesso a questi dati – o meglio – informazioni.
Il sistema a dashboard non è una mera raccolta di numeri, ma un processo che parte da dati storici e statistici con un sistema di raccolta ed elaborazione dati per sviluppare scenari previsionali.
Questo significa flessibilità, accessibilità e agilità nell’affrontare tutte le tematiche relative al controllo di gestione.
Simulare scenari e suggerire strategie per avere la situazione economica e finanziaria societaria sempre “in salute” e sotto controllo. Questo è l’obiettivo di ogni CFO e, da oggi, raggiungerlo è molto più semplice grazie alle migliori soluzioni di business intelligence basate sull’elaborazione e analisi dei dati aziendali.