BLOG

Il nostro blog

Il valore dei dati all’interno di una strategia aziendale

Il valore dei dati all’interno di una strategia aziendale

Trasformare i dati in informazioni decisive per compiere le migliori scelte strategiche per la propria azienda è la sfida del futuro che determinerà il livello competitivo nel mercato globale. Oggi possiamo tranquillamente affermare che i dati rappresentano il bene più prezioso per qualsiasi impresa.

Quanto prezioso? Tanto da influenzare tutte le più importanti strategie di management. Anzi, le strategie aziendali sono sempre più data driven decision, vale a dire basate sui dati. Non è un caso che le grandi aziende stiano investendo milioni di euro e ingaggiando dei Data Scientist per potenziare il proprio processo di sviluppo e innovazione.

Dati: dalle ipotesi alle certezze

Partiamo da un concetto fondamentale: senza dati, le decisioni strategiche sono solo ipotesi. Invece, le informazioni contenute nei Big Data rendono ogni decisione strategica, informata e mirata.

In realtà ogni azienda è già in possesso di questo valore, perché attraverso i propri flussi genera e riceve quantità enormi di dati ogni giorno (dal web ai sensori), solo che la maggior parte delle imprese non riesce a interpretarli e quindi a sfruttarne il potenziale.

Ogni dipartimento aziendale produce quotidianamente moltissimi dati da singola ogni operazione che esegue: dagli acquisti alle vendite, dalla gestione del magazzino al lancio di offerte promozionali, ecc.

Il matematico francese Henri Poincaré diceva: “La scienza è fatta di dati come una casa è fatta di pietre. Ma un ammasso di dati non è scienza più di quanto un mucchio di pietre sia una vera casa”. Ecco perché raccogliere i dati non è che la prima fase di un processo che deve poi continuare con l’interpretazione del dato stesso e la sua “traduzione” in un’informazione di valore per l’impresa.

I Big Data hanno un potenziale informativo enorme che può aiutare le imprese sia a conoscere meglio sé stesse (ottimizzando il proprio livello di efficienza interna) sia il proprio mercato di riferimento, con la possibilità di anticiparne le evoluzioni e trovare le migliori strategie di business. Infatti, a livello operativo e strategico per raggiungere i propri obiettivi aziendali è importante adottare un approccio data driven.

Per gestire correttamente questi dati e per utilizzarli al meglio generando nuovo valore per le imprese, è però necessario che alla base vi sia una conoscenza approfondita degli stessi dati e anche un corretto piano strategico di gestione e analisi.

Se nelle aziende manifatturiere l’obiettivo principale dei dati (ma non l’unico) è quello di prevedere danni e malfunzionamenti per massimizzare la redditività dei processi produttivi, più in generale è l’impatto del valore dei dati sulle strategie aziendali a fare la differenza, indipendentemente dal settore merceologico.

In generale possiamo dire che tutti i dati sono importanti per il business, perché la maggior parte – o almeno quella parte ritenuta più significativa - aiuta a scoprire e analizzare le aspettative dei clienti e le opportunità di crescita più efficaci.

 

Big Data: un trend positivo che non conosce crisi

Secondo una ricerca dell'Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano, il mercato italiano dei Big Data Analytics ha continuato la sua espansione per tutto il 2018 (quarto anno consecutivo - Ndr) raggiungendo un valore complessivo di 1,393 miliardi di euro, in crescita del 26% rispetto all’anno precedente. Un risultato che conferma il trend positivo degli ultimi anni, in cui il settore è cresciuto in media del 21% ogni dodici mesi.

Il 45% della spesa in analytics è dedicata alle soluzioni informatiche (strumenti per acquisire, elaborare, visualizzare e analizzare i dati, applicativi per specifici processi aziendali e database), il 34% ai servizi e il 21% alle risorse infrastrutturali. I software sono anche l’ambito con la crescita più elevata (+37%), seguito dai servizi (+23%) e risorse infrastrutturali (+9%).

Come abbiamo visto l’importanza strategica dei dati è trasversale, ma quali sono i settori merceologici nei quali si investe di più in Big Data?

  • Banche
  • Manufacturing
  • Telco
  • Servizi
  • GDO/Retail
  • Assicurazioni

Finora sono state soprattutto le grandi aziende ad investire in big data (88%) mentre le PMI rappresentano ad oggi solo il 12% di questo mercato. Questo significa che le piccole e medie imprese che per prime sapranno sfruttare queste nuove opportunità integrando l’interpretazione dei dati nelle proprie strategie aziendali avranno a disposizione uno spazio enorme per muoversi e “scavare” un gap competitivo con i propri competitor.

Scopri ShareLock

Topics: Business Intelligence, CPM, Big Data