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Tecnologie abilitanti per impresa 4.0: quali sono e dove si applicano

Ormai tutte le aziende sono a conoscenza del Piano Nazionale Industria 4.0, ma sanno anche quali sono le tecnologie abilitanti, necessarie per aumentare la propria competitività e accedere ad agevolazioni e incentivi?

A chi si rivolge il Piano Industria 4.0

Giunto ormai alla sua quarta edizione (il piano Industria 4.0 approvato nel 2016 ha fatto il suo esordio l’anno seguente), è stato finora uno strumento importante per la digital transformation aziendale in ottica 4.0, specie per tutte quelle PMI che negli anni scorsi avevano accantonato questo progetto di sviluppo considerandolo “accessibile” solo alle grandi realtà.

In realtà, si tratta di un’opportunità disponibile per tutte le aziende (con sede fiscale in Italia) che vogliono portare innovazione di processi e prodotti indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.

Sebbene questo piano sia improntato su una relativa “semplicità”, ogni anno la Legge di Bilancio modifica e rimodula le agevolazioni in programma: ridefinendo parametri e modalità di accesso, come nel caso dell’iperammortamento (probabilmente la misura più celebre di tutto l’impianto normativo), che da quest’anno si trasforma in un credito di imposta per investimenti in beni strumentali.

Quali sono le tecnologie abilitanti per impresa 4.0

Il primo passo per accedere ai vantaggi e alle agevolazioni del piano è conoscere esattamente quali sono le tecnologie abilitanti per impresa 4.0, vale a dire beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello di Industria 4.0.

Non si tratta solo di soluzioni innovative, bensì capaci di creare un valore aggiunto per tutta la supply chain, grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate in grado di aumentare il valore commerciale e sociale di un bene o di un servizio.

Caratteristiche previste

Per rientrare nei requisiti previsti dal “celebre” Allegato A (legge n.232 dell’11 dicembre 2016), quali caratteristiche deve avere un bene materiale? Ce ne sono essenzialmente sei:

  1. interconnessione,
  2. virtualizzazione,
  3. decentralizzazione,
  4. capacità real time,
  5. modularità,
  6. sostenibilità.

La norma parla di macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime, macchinari per l’assemblaggio, sistemi multi-robot e macchinari controllati da sistemi computerizzati e/o sensori ecc., che rispondano alle caratteristiche che abbiamo appena elencato.

Tecnologie abilitanti: le 9 tipologie ammesse

Nello specifico, possiamo individuare nove tipologie di tecnologie abilitanti, stilate dalla società di consulenza Boston Consulting:

  1. robot collaborativi interconnessi e programmabili (Advanced manufacturing solution),
  2. stampanti 3D connesse a software di sviluppo digitali (Additive manufacturing),
  3. sistemi di realtà aumentata a supporto dei processi produttivi (Augmented reality),
  4. simulazione tra macchine interconnesse per simulare i processi (Simulation),
  5. integrazione dati lungo tutta la catena del valore (Horizontal/Vertical Integration),
  6. comunicazione multidirezionale tra processi produttivi e prodotti (Industrial Internet),
  7. gestione di elevate quantità di dati su sistemi aperti (Cloud),
  8. sicurezza durante le operazioni in rete e su sistemi aperti (Cybersecurity),
  9. analisi di base dati per ottimizzare prodotti e processi produttivi (Big Data & Analytics).

Quest’ultimo punto meriterebbe ulteriori riflessioni perché la raccolta ed elaborazione di grandi quantità di dati sta aprendo nuovi scenari e opportunità per le aziende sotto tutti i punti di vista, non solo produttivo, ma anche strategico, di marketing e delle vendite.

 

Regole amministrative per l’iperammortamento

Per il momento, però, è importante sottolineare come siano tutti fattori essenziali da prendere in considerazione, perché un bene accompagnato da una certificazione Industria 4.0 ad esempio, non è detto che sia automaticamente iperammortizzabile.

Lo diventa, infatti, solo se soddisfatte tutte le condizioni tecniche e amministrative che determinano il diritto di accesso all’agevolazione.

Già, perché oltre alle caratteristiche tecniche, ci sono regole amministrative da seguire come, per esempio, l’acconto di almeno il 20% del costo di acquisizione da versare entro fine giugno 2021. Ecco perché conoscere quali sono le tecnologie abilitanti e i termini di legge per l’accesso al contributo scelto sono determinanti per evitare brutte sorprese e ritrovarsi a non poter beneficiare delle agevolazioni.

 

Conclusioni

Robot, Realtà aumentata, Internet of Things, Industrial Internet of Things, Big Data… Per molte PMI, spesso queste tecnologie sono ancora un miraggio; forse solo il cloud ha iniziato a prendere piede anche nelle realtà più piccole. Eppure, se integrate in un processo di digital transformation 4.0, queste tecnologie abilitanti possono essere decisive nel portare benefici considerevoli in termini di efficienza e produttività.

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Topics: Industria 4.0